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La prevenzione del diabete tipo 2 ovvero 2 forchettate in meno e 4 passi in più.
La crescita enorme dei casi di diabete (quasi mezzo miliardo nel mondo, circa 4 milioni in Italia) è largamente attribuibile all'esplosione epidemiologica del diabete tipo 2. L'origine di questa varietà di diabete (circa il 90% dei casi) è strettamente legata, in persone predisposte per altri motivi, fra cui quelli genetici, ad uno stile di vita errato: troppo cibo rispetto all'attività fisica svolta.
La possibilità della prevenzione del diabete tipo 2 è stata dimostrata con diversi studi basati su interventi che hanno riguardato alimentazione e attività fisica. La prevenzione con alcuni farmaci è stata pure osservata ma al momento non è raccomandata.
Da più parti e in molti Paesi del mondo è stata sottolineata la necessità di prevenire il diabete tipo 2 e in alcune realtà (pochissime) sono state avviate campagne di prevenzione, in genere basate su programmi educativi proposti attraverso i media (stampa, cartelli pubblicitari, radio, televisione, internet, ecc.). Tutti i programmi di prevenzione sono incentrati su un modo più salutare di alimentarsi e sui benefici dell'attività fisica, anche lieve-moderata.
Nel suo piccolo questa pagina Facebook sta partecipando su base volontaria, indipendente e senza alcun sostegno economico a divulgare anche concetti che mirano a prevenire il diabete tipo 2.
Qualsiasi programma di prevenzione, tuttavia, richiede che il diretto interessato, soprattutto se ad alto rischio di sviluppare il diabete (circa 1 italiano su 6) agisca cambiando PER SEMPRE il proprio stile di vita. Il che, molto semplicemente, potrebbe anche solo consistere nell'applicare scrupolosamente ogni giorno (o quasi) questa massima: 2 forchettate in meno, 4 passi in più. Basta poco, ripetuto ogni giorno, per ottenere benefici notevoli. Quel poco che è alla portata di tutti.
Non è il sistema sanitario nazionale che potrà mai prevenire il diabete tipo 2 ma lo potrà la volontà del singolo individuo.
Il diabete tipo 2 è malattia largamente evitabile. Basta volerlo.
La crescita enorme dei casi di diabete (quasi mezzo miliardo nel mondo, circa 4 milioni in Italia) è largamente attribuibile all'esplosione epidemiologica del diabete tipo 2. L'origine di questa varietà di diabete (circa il 90% dei casi) è strettamente legata, in persone predisposte per altri motivi, fra cui quelli genetici, ad uno stile di vita errato: troppo cibo rispetto all'attività fisica svolta.
La possibilità della prevenzione del diabete tipo 2 è stata dimostrata con diversi studi basati su interventi che hanno riguardato alimentazione e attività fisica. La prevenzione con alcuni farmaci è stata pure osservata ma al momento non è raccomandata.
Da più parti e in molti Paesi del mondo è stata sottolineata la necessità di prevenire il diabete tipo 2 e in alcune realtà (pochissime) sono state avviate campagne di prevenzione, in genere basate su programmi educativi proposti attraverso i media (stampa, cartelli pubblicitari, radio, televisione, internet, ecc.). Tutti i programmi di prevenzione sono incentrati su un modo più salutare di alimentarsi e sui benefici dell'attività fisica, anche lieve-moderata.
Nel suo piccolo questa pagina Facebook sta partecipando su base volontaria, indipendente e senza alcun sostegno economico a divulgare anche concetti che mirano a prevenire il diabete tipo 2.
Qualsiasi programma di prevenzione, tuttavia, richiede che il diretto interessato, soprattutto se ad alto rischio di sviluppare il diabete (circa 1 italiano su 6) agisca cambiando PER SEMPRE il proprio stile di vita. Il che, molto semplicemente, potrebbe anche solo consistere nell'applicare scrupolosamente ogni giorno (o quasi) questa massima: 2 forchettate in meno, 4 passi in più. Basta poco, ripetuto ogni giorno, per ottenere benefici notevoli. Quel poco che è alla portata di tutti.
Non è il sistema sanitario nazionale che potrà mai prevenire il diabete tipo 2 ma lo potrà la volontà del singolo individuo.
Il diabete tipo 2 è malattia largamente evitabile. Basta volerlo.
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