ADA Associazione Roma

ADA Associazione Diabetici Addolorata Roma

giovedì 13 dicembre 2018

Notizie

La prevenzione del diabete tipo 2 ovvero 2 forchettate in meno e 4 passi in più.
La crescita enorme dei casi di diabete (quasi mezzo miliardo nel mondo, circa 4 milioni in Italia) è largamente attribuibile all'esplosione epidemiologica del diabete tipo 2. L'origine di questa varietà di diabete (circa il 90% dei casi) è strettamente legata, in persone predisposte per altri motivi, fra cui quelli genetici, ad uno stile di vita errato: troppo cibo rispetto all'attività fisica svolta.
La possibilità della prevenzione del diabete tipo 2 è stata dimostrata con diversi studi basati su interventi che hanno riguardato alimentazione e attività fisica. La prevenzione con alcuni farmaci è stata pure osservata ma al momento non è raccomandata.
Da più parti e in molti Paesi del mondo è stata sottolineata la necessità di prevenire il diabete tipo 2 e in alcune realtà (pochissime) sono state avviate campagne di prevenzione, in genere basate su programmi educativi proposti attraverso i media (stampa, cartelli pubblicitari, radio, televisione, internet, ecc.). Tutti i programmi di prevenzione sono incentrati su un modo più salutare di alimentarsi e sui benefici dell'attività fisica, anche lieve-moderata.
Nel suo piccolo questa pagina Facebook sta partecipando su base volontaria, indipendente e senza alcun sostegno economico a divulgare anche concetti che mirano a prevenire il diabete tipo 2.
Qualsiasi programma di prevenzione, tuttavia, richiede che il diretto interessato, soprattutto se ad alto rischio di sviluppare il diabete (circa 1 italiano su 6) agisca cambiando PER SEMPRE il proprio stile di vita. Il che, molto semplicemente, potrebbe anche solo consistere nell'applicare scrupolosamente ogni giorno (o quasi) questa massima: 2 forchettate in meno, 4 passi in più. Basta poco, ripetuto ogni giorno, per ottenere benefici notevoli. Quel poco che è alla portata di tutti.
Non è il sistema sanitario nazionale che potrà mai prevenire il diabete tipo 2 ma lo potrà la volontà del singolo individuo.
Il diabete tipo 2 è malattia largamente evitabile. Basta volerlo.

domenica 9 dicembre 2018

Perchè questa pagina?
Questa pagina è stata creata per fare divulgazione sul diabete mellito, una malattia cronica diffusissima, molto complessa, che interessa tutto l’organismo e la cui prevenzione richiede molta conoscenza e la cui cura si basa soprattutto sulla attiva e consapevole partecipazione di chi ne è affetto. La durata e la qualità della vita di chi ha il diabete dipendono dalla persona con la malattia. Il diabete non preclude alcun successo nella vita (famiglia, lavoro, sport, ecc.) ma trascurarlo può fare molto male. Tutti devono sapere che il diabete può uccidere perché è un BASTARDO ma tutti devono sapere come fare perché questo non accada. Il diabete va sfidato e va sconfitto. SFIDIAMOLO INSIEME.
Il diabete va sfidato per essere sconfitto. La sfida va lanciata e condotta tutti insieme: la persona con la malattia, i suoi familiari, il team diabetologico (diabetologo, infermiere, dietista, psicologo, podologo, altri specialisti), il medico di famiglia, il farmacista, i decisori in sanità a livello locale, regionale e nazionale, la società nelle sue varie componenti (scuola, mondo del lavoro, dello sport e della ricreazione, associazioni del volontariato, amministratori dei comuni, delle province, delle regioni, dell’intero Paese). Un ruolo chiave lo hanno i media (giornali, radio, televisioni, internet) che hanno il dovere di trasmettere molta e buona informazione sulla malattia. Un ruolo decisivo lo hanno anche i social network per la loro enorme potenzialità (in certi casi già realtà) nel fornire informazioni, nell’aumentare conoscenza, nel sottolineare i bisogni delle persone con diabete, dando loro voce, e nel rassicurare sul fatto che non sono sole nella sfida. La sfida può essere vinta solo con il contributo di tutti. Il diabete è un BASTARDO e non possiamo farlo vincere.

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