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sabato 28 settembre 2024

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Programma CHO Lazio Pazienti 2024

giovedì 19 settembre 2024

IMPORTANZA DEL CONTEGGIO DEI CARBOIDRATI NELLA DIETA DEI PAZIENTI AFFETTI DA DIABETE DI TIPO 1

  In qualità di Presidente dell'ADA ROMA ASSOCIAZIONE DIABETICI ODV, ringrazio la dietista ANNA MENASCI per la sottostante relazione.



Il diabete tipo 1 è una patologia cronica autoimmune nella quale il

pancreas non è più in grado di produrre l’insulina.
Rappresenta circa il 10% dei casi di diabete, ed è detto anche
diabete giovanile o insulino dipendente per distinguerlo dal
diabete di tipo 2 in quanto insorge di solito il giovane età e l’unico
trattamento possibile è quello con l’insulina.
Si sviluppa in genere durante gli anni dell’adolescenza ma può
comparire anche i bambini piccolissimi, persino i neonati, o in
giovane adulti e durare tutta la vita. Attualmente la terapia
insulinica intensiva consente di migliorare il controllo della
glicemia e ridurre le variazioni glicemiche, di garantire una
maggiore flessibilità di vita per il paziente e quindi di migliorare il
controllo della malattia.
Il Gold Standard della terapia insulinica intensiva è l’infusione di
insulina con microinfusore: eroga insulina sia in modo continuo,
ad una velocità basale costante, sia in bolo ossia una maggiore
quantità di insulina somministrata in un’unica soluzione prima di
un pasto.
I pazienti che utilizzano il microinfusore hanno il vantaggio di
poter programmare diverse velocità di infusione basale di insulina
nei vari momenti della giornata, a seconda delle proprie esigenze;
inoltre consente, di solito, di utilizzare meno insulina rispetto alla
terapia multi- iniettiva. Questa capacità di adattarsi alle esigenze
del paziente, rende il microinfusore molto utile e particolarmente
indicato per migliorare, non solo il compenso glicemico, ma anche
la qualità della vita: riuscire a modificare i profili basali a seconda
delle proprie esigenze (effetto alba, sport, gravidanza, viaggi...) è
un grande passo in avanti nella gestione del diabete.
Il calcolo dei carboidrati permette grande libertà nella gestione del
diabete; i carboidrati modificano la glicemia postprandiale e
quindi determinano il bolo di insulina da somministrare.
Per ottenere un buon profilo glicemico i carboidrati devono essere
calcolati senza approssimazione.
Possiamo semplificare il calcolo dei carboidrati nei seguenti step:
1.sapere riconoscere gli alimenti che contengono i carboidrati
2. imparare a individuare la quantità di alimento che andremo a
consumare, inizialmente con la bilancia, poi impariamo a stimare
le grammature con l’ausilio di misure casalinghe: con il cucchiaio,
la mano, il cellulare... Con l’allenamento della stima del porzioni
tutto sarà più semplice
3. calcolare i carboidrati contenuti nella porzioni con l’ausilio
della banca dati dei valori nutrizionali del CREA, con l’ausilio
delle etichette degli alimenti o con l’ausilio delle numerose
applicazioni ormai diffuse
4. Per stabilire due volta in volta la giusta quantità di insulina da
somministrare sarà poi necessario dividere i grammi di carboidrati
assunti nel pasto per il rapporto insulina carboidrati stabilito dal
team diabetologico
E' opportuno ricordare che, nonostante siano i carboidrati
l’elemento principale nella variazione della glicemia
postprandiale, non dobbiamo sottovalutare altri fattori che possono
influenzare la risposta glicemica come:
- la quantità di grassi di proteine e fibre all’interno di un pasto
- l’indice glicemico dell’alimenti
- le alterazioni ormonali
- l’attività fisica e altri fattori stressogeni
Tutti questi elementi talvolta determinano una diversa risposta
glicemica a fronte di pasti ad uguale contenuto di carboidrati;
nonostante queste variabili, il calcolo dei carboidrati rimane lo
strumento più valido e affidabile per gestire al meglio le risposte
glicemiche e che rende più libere le persone con diabete di tipo 1

           Dietista Anna Menasci
          Vice presidente CdA Albo Dietisti LI- PI-GR
        Esperta in terapia nutrizionale e tecnologie applicate al diabete

  Esperta in Terapia Nutrizionale nelle Malattie Renali e Dialisi

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